Federica Del Buono vince e convince nei 1500 ma la nostra Nadia è li vicina e si migliora di 14 secondi.
Riporto le conclusione dell'amico Luca Perenzoni tratte da Fidal Trentino:
""""Tutti gli sguardi del ventiquattresimo Meeting Melinda erano puntati su Federica Del Buono e la ventunenne vicentina della Forestale non ha deluso il pubblico di Cles, più folto del solito per il battesimo internazionale della riunione allestita dall'Atletica Valli di Non e Sole che ad ottobre sarà chiamato ad un nuovo impegno, quello con i Campionati Italiani Cadetti che tornano in riva al Noce dopo la prima positiva esperienza del 2010.
La doppia figlia d'arte veneta ha dominato con la sua corsa elegante e leggera i 1500 metri, involandosi a due giri dal traguardo per completare l'opera in un 4'08"94 che vale molto, dopo tanti messi passati a leccarsi le ferite lasciate da tanti guai fisici. Ora però la Del Buono, medaglia di bronzo proprio sui 1500 agli EuroIndoor di Praga 2015, sta bene e come i migliori purosangue tende a mordere il freno. Ieri sera nella piacevole serata clesiana Federica ha lasciato intendere di avere ancora margine, magari anche per scendere al di sotto di quel 4'05" che ad oggi rappresenta il proprio limite personale, magari già al Palio della Quercia di Rovereto di martedì 6 settembre, quando il cast si preannuncia - al solito - di grande caratura.
A Cles l'inglese Sarah McDonald si è rivelata meno esplosiva delle precedenti uscite stagionali (seconda in 4'16"60) mentre a crescere prepotentemente è la padroncina di casa Nadia Battocletti (Atletica Valli di Non e Sole) che nella prima gara da grande della carriera ha già saputo portare a casa un prezioso 4'28"62
"Sono contenta - racconta la 21enne vicentina che a fine luglio era rientrata dal lungo stop per infortunio con 9:09.65 sui 3000 metri a Trento - anche se mi aspettavo che l'avversaria britannica potesse darmi una mano a tenere su il ritmo. Mi sento bene e sono contenta di essere tornata in pista dopo tutto questo in quella che sento la mia gara. Ci rivediamo al meeting di Rovereto (6 settembre, ndr) dove mi attende una gara per provare ad andare ancora più forte". L'azzurra ha una dedica speciale per questo risultato: "Impossibile in questo momento non pensare a tutte le vittime e alle persone colpite dal terremoto.
Dedico a loro questa vittoria e dico grazie al grande lavoro che la Forestale, di cui vesto vesto i colori, sta facendo in questi momenti terribili nelle zone dell'emergenza".
Meno gustosi del preventivato invece i 1500 maschili: l'esperto francese Tahri ha alzato bandiera bianca dopo un paio di giri mentre l'inglese Andy Baddeley non ha potuto far altro che proseguire tutto solo verso il traguardo, tagliato sul piede del 3'48"11 con il sorriso di chi ha visto chiudersi una lunga parentesi di tre anni di stop per infortuni in serie.
In finale di serata, dai 1500 si è scesi al doppio giro e al maschile la prima firma è stata quella del polacco Michal Rozmys con un intrigante 1'47"47 con cui ha preceduto sul filo di lana l'inglese Kyle Langford, campione europeo juniores in carica (1'47"49) e lo sloveno Jan Petrac (1'48"02) con Marco Pettenazzo quarto sul piede dell'1'48"94.
Forse ancor più gustoso è stato il 2'02"95 dell'inglese Adelle Tracey nella gara femminile che ha visto Eleonora Berlanda tornare a vestire i colori della Quercia per il ruolo di lepre d'eccezione. Dietro la britannica, in seconda posizione si è inserita la norvegese Yngvild Elvemo (2'03"55) e la ceca Lenka Masna (2'03"77) nella gara che nel complessivo si è forse rivelata la più qualificata della serata.
Il mezzofondo era sin dalla vigilia il piatto forte del Meeting Melinda, ma nei 100 l'aviere Jacques Riparelli ha provato a ruggire forte sia in batteria (10"52) che nella successiva finale (10"55), quando il clima era però troppo frizzante per i muscoli degli sprinter. Alle sue spalle in finale bene Bapou (10"87) con l'allievo Lorenzo Paissan (Atletica Trento) terzo in 10"99; al femminile vittoria per la milanese Marta Maffioletti con 12"15 davanti alla quattrocentista reduce olimpica Marta Milani (12"16).
Convincente nel giro di pista la norvegese Line Klosters che ha completato la prova in 53"93 davanti alla ventunenne figlia d'arte pusterese Valentina Cavalleri (55"72) con il senegalese di Bergamo Mamadou Gueye a firmare i 400 maschili in 48"13.
Per quanto riguarda i concorsi, la spagnola Nora Bicet ha messo al sicuro sin dai primi lanci il successo nel giavellotto (51,57) lasciandosi alle spalle le gemelle clesiane Bergia, con Chiara (46,70) a precedere Serena (42,19); 7,17 nel lungo invece per lo junior Mohamed Chahboun.""""
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